Secondo un gruppo di ricercatori dell’Università Statale dell’Ohio un giorno potrebbe essere possibile diagnosticare depressione o malattie mentali negli adolescenti analizzando i capelli di questi ultimi.
Analizzando la concentrazione di cortisolo, un ormone dello stress, nei capelli nonché gli stessi sintomi della depressione in 432 adolescenti con un’età compresa tra 11 e 17 anni, i ricercatori hanno infatti trovato quella che è stata definita nel comunicato stampa apparso sul sito dell’Università come una “connessione sorprendente”.
Livelli più alti di cortisolo sembravano infatti corrispondere ad una probabilità maggiore di depressione mentre livelli più bassi potevano essere collegati a problemi di natura mentale.
Poche ricerche in passato hanno considerato questo ormone come un possibile fattore predittivo della depressione e in tal senso questa ricerca fornisce dati abbastanza nuovi in tal senso.
Nell’articolo scientifico, apparso su Psychoneuroendocrinology, si descrivono gli esperimenti e le analisi effettuate da ricercatori che lasciano intendere, come specifica Jodi Ford, professoressa di infermieristica presso la suddetta università e autrice principale dello studio, che possa esistere un livello medio di cortisolo che può essere considerato come “normale”: un livello troppo basso oppure troppo alto potrebbe indicare dunque cose non buone.
Questa scoperta porta ad un importante connessione la cui dimostrazione richiede comunque ulteriori ricerche anche se, come rileva la stessa Ford, “è possibile che in alcune persone si verifichi una riduzione della risposta allo stress che riduce la produzione di cortisolo o cambia il modo in cui viene processato. Forse il corpo non sta usando il cortisolo nel modo in cui dovrebbe in alcuni casi.”