Un nuovo studio pubblicato su Diabetologia mostra che quei ragazzi che entrano prima nella fase della pubertà mostrano probabilità maggiori di sviluppare il diabete di tipo 2 più avanti nella vita rispetto a quei ragazzi che entrano nella pubertà successivamente.
Ciò sarebbe indipendente dal peso che avevano nel corso dell’infanzia, come spiega il comunicato stampa relativo allo studio. Quest’ultimo è stato effettuato dai ricercatori tramite l’analisi di 30.600 maschi svedesi nati tra il 1945 e il 1961.
Analizzando i dati, i ricercatori scoprivano che i ragazzi che erano incorsi nel picco di crescita puberale tra i 9,3 e i 13,4 anni mostravano una probabilità doppia di sviluppare diabete di tipo 2 precoce rispetto a quei ragazzi che avevano avuto il picco di crescita puberale tra 14,8 e 17,9 anni.
Inoltre i ragazzi che avevano attraversato la pubertà nell’età più giovane mostravano anche un rischio maggiore, del 27%, di incorrere nel diabete tardivo di tipo 2 (ossia il diabete che si sviluppa dopo 57 anni di età) , un valore minore rispetto al diabete precoce (quello che si sviluppa quando si ha un’età pari o inferiore ai 57 anni di età).
I ricercatori avevano infatti stabilito in 57,2 anni il punto limite per il diabete “precoce” e per il diabete “tardivo” in quanto questa risultava essere l’età media dello sviluppo del diabete nei soggetti presi in esame.
I ricercatori infine scoprivano che per ogni anno precedente allo scatto di crescita puberale, il rischio di diabete precoce aumentava del 28% mentre quello di diabete tardivo aumentava del 13%.
I risultati venivano mantenuti anche dopo vari aggiustamenti in base a fattori quali anno di nascita, paese di nascita, peso alla nascita e livello di istruzione.
“I nostri risultati suggeriscono che la pubertà precoce potrebbe essere un nuovo fattore di rischio indipendente per il diabete di tipo 2 negli uomini”, dichiara Jenny Kindblom, una delle autrici dello studio, uressa dell’Università di Göteborg.
Le motivazioni? Non sono ancora chiare ma i ricercatori ipotizzano che iniziare la pubertà troppo presto possa portare ad un accumulo di grasso addominale in eccesso e ciò a sua volta potrebbe aumentare i rischi a livello cardiometabolico.