Un intervento risolutivo in termini di perdita di peso può ridurre significativamente il rischio di cancro collegato alla stessa obesità secondo uno studio pubblicato sulla rivista Obesity. Il comunicato stampa che presenta lo stesso studio parla di un “intervento intensivo sullo stile di vita” (intensive lifestyle intervention, ILI) in relazione alla decisione di mettersi a dieta per tutte quelle persone in sovrappeso oppure obese e che soffrono di diabete di tipo 2.
Sempre secondo lo stesso comunicato, questo è il primo studio che mostra con prove derivanti da studi clinici il collegamento tra l’ILI e la riduzione del rischio di cancro.
Come spiega Hsin-Chieh “Jessica” Yeh, professoressa di medicina, epidemiologia e oncologia della Johns Hopkins University di Baltimora, nonché autrice corrispondente dello studio, si dovrebbe incoraggiare lo stesso settore degli operatori sanitari in modo che possano più agevolmente fornire consigli adatti ai pazienti e che in generale indirizzano gli stessi pazienti con le condizioni suddette a gestire i loro peso: “Inoltre, stabilire un ambiente con un accesso più facile a cibo sano e attività fisiche è il fondamento dell’obesità e della prevenzione del cancro”, spiega ancora la professoressa.
I ricercatori hanno analizzato i dati di 4859 soggetti con determinate caratteristiche per un follow-up medio di 11 anni. I ricercatori scoprivano che un ILI indirizzato alla perdita di peso arrivava ridurre l’incidenza dei tumori correlati all’obesità del 13% nelle persone adulte in sovrappeso oppure obese e con diabete di tipo 2.
Secondo Tiffany L. Carson, professoressa dell’Università dell’Alabama a Birmingham, si tratta di risultati importanti perché forniscono i primi “dati empirici che suggeriscono che un intervento sullo stile di vita incentrato sulla perdita di peso può aiutare a ridurre il rischio di cancri correlato all’obesità”.